Ultimissima tappa del viaggio in Inghilterra, poche ore prima di volare nuovamente in Italia, è stata Winchester, nello Hampshire. Winchester si presta ad essere combinata alla visita di Stonehenge, trovandosi a soli 45 minuti di viaggio l’una dall’altra.
La visita di Winchester non prende moltissimo tempo e può oscillare tra mezza giornata e un giorno intero. Noi siamo state circa 4 ore e siamo riuscite a vedere tutte le principali attrazioni, escludendo la cattedrale unicamente per motivi economici come al solito (ma sarebbe comunque stato possibile in termini di tempo).
Abbiamo come le altre volte lasciato l’auto in un parcheggio a pagamento, precisamente al Tower Street Car Park, dove abbiamo pagato 6£ per 4 ore. Si tratta di un parcheggio coperto a più compartimenti tutti identici fra di loro. La mia precisazione è motivata dal fatto che, prima di rimetterci in viaggio, abbiamo passato mezz’ora a cercare la macchina, arrivando anche ad ipotizzare che ce l’avessero rubata. Invece no, semplicemente la stavamo cercando nel settore sbagliato.
Tuttavia, Winchester è un’ottima destinazione anche se si viaggia con i mezzi pubblici, nonché una buona gita fuori porta da Londra, trovandosi a soltanto un’ora di treno.
Cosa vedere a Winchester
Winchester a lungo è stata la capitale del Regno Sassone e d’Inghilterra e a questo deve la sua notorietà. Fu Guglielmo il Conquistatore a spostare a Londra la capitale nel 1066. Prima infatti che la famiglia reale avesse una delle sue principali residenze nel Castello di Windsor, risiedeva proprio qui a Winchester. Per questo anche sono davvero soddisfatta di essere riuscita a visitare entrambi i castelli e completare in un certo senso questo breve viaggio nella storia d’Inghilterra. Per i dettagli sulla visita al Castello di Windsor, leggi l’articolo dedicato all’itinerario giorno per giorno (giorno 6).
La città di Winchester poi è stata nei secoli identificata con la mitica città di Camelot e conseguentemente con le leggende arturiane. La sua storia infatti si intreccia indissolubilmente ad eventi storicamente inattendibili ma estremamente affascinanti riguardanti Re Artù e la Tavola Rotonda.
Vi sono molte storie a proposito della leggenda di Re Artù, il quale viene spesso ritratto come un grande ed onorevole leader. Tuttavia, nonostante i numerosi sforzi di legarlo ad un personaggio storico realmente esistito, la figura di Artù rimane avvolta nel mistero. La prima menzione di Re Artù risale al 7 ° secolo; dopodiché le leggende si rinvengono nella cultura Inglese, Celtica e Francese, che in comune vedono tutte il sovrano come il simbolo del buon monarca.
Altrettanto epica è la sua spada Excalibur, che tuttavia viene per la prima volta menzionata soltanto nel 1140 nella Historia Rerum Britanniae. Infine, Camelot compare per la prima volta in una poesia francese del 1170. Da questa cronologia si comprende come tutti questi elementi siano verosimilmente frutto della fantasia umana, per poi convergere in un’unica grande leggenda.


Partendo dal parcheggio che ho segnalato si accede alla città dal Westgate, una delle porte medievali e parte del sistema fortificato che cingeva Winchester e dove adesso si trova il Westgate Museum.
Per noi la prima tappa a Winchester (e volendo anche l’unica se si ha poco tempo) non poteva che essere la Great Hall, la Sala Grande dell’antico castello fatto costruire da Guglielmo il Conquistatore. Per l’accesso si pagano 4£, ma saranno inevitabili per ammirare la splendida Tavola Rotonda, un manufatto trecentesco oggi appeso come un gigantesco, epico, dipinto.
La Tavola non è l’unica opera sorprendente nella sala, la quale risulta un meraviglioso ambiente medievale ricco di dettagli preziosi, come il grande albero genealogico della famiglia reale, le vetrate con gli stemmi nobiliari e i due portoni in acciaio realizzati in onore di Carlo e Diana.
Dalla sala si accede poi ad un giardino in stile medievale, realizzato però nel Novecento.

Dopo la Great Hall la nostra visita è proseguita lungo la via principale di Winchester, High Street, che, pensate, è la più antica tra tutte le High Street della Gran Bretagna. Questa lunga via è un susseguirsi di bei negozi e edifici di diverse epoche, come il municipio con il grande orologio e il Buttercross Monument, un’architettura religiosa in stile gotico realizzata nel 1400 e dedicata alla Vergine Maria.




Poco oltre il Buttercross Monument potete prendere sulla destra Market Street, o una delle numerose viuzze, per raggiungere l’imponente Cattedrale di Winchester. La navata centrale di questa cattedrale è addirittura la più grande d’Inghilterra e di tutte le cattedrali gotiche d’Europa. La cattedrale è un edifico dalla grande valenza storica, risale al 642, ed è uno dei migliori esempi in stile gotico-normanno. Noi ci siamo limitate ad osservare la cattedrale dall’esterno per risparmiare i 12.50£ del biglietto di accesso.



Nella tarda mattinata si è concluso il nostro viaggio nella splendida Inghilterra, con un caffè e un dolcetto alla Winchester Bakery, un altro posto adorabile e super raccomandato per una buonissima dolce colazione nel cuore di High Street, in un caratteristico edificio del 1600. Il relax sarebbe però poi presto svanito, nella infervorata ricerca della macchina smarriita nel parcheggio e conseguente viaggio di ritorno.
Winchester, come dicevo, si presta a gite anche più lunghe della nostra. Ha infatti molto da offrire, specialmente a chi ama la storia. Per questo segnalo come tappe aggiuntive: il Winchester City Museum, Kingsgate, il Wolvesey Castle, gli Abbey Gardens e il Winchester City Mill.