Ad essere sincera non so cosa mi abbia portata a provare un tale interesse per i cerchi di pietre risalenti alle epoche preistoriche. Non ho alcuna competenza a riguardo, né i miei studi sono mai stati dedicati a questa particolare branca dell’archeologia. A dirla tutta, l’archeologia non mi ha mai appassionata molto. Eppure, questi antichi siti, siano essi cerchi o complessi monolitici di altro genere, ultimamente hanno catturato molto la mia attenzione e, nell’arco di un solo anno, ho viaggiato per vederne tre differenti, tre tra i cerchi di pietre più importanti al mondo, imperdibili per chi interessato in materia e per chi no.

Il loro fascino, la loro aura mistica, il legame con antichi riti e la remota riconducibilità al mondo magico e ultraterreno. E’ questo che mi ha conquistata. Camminare in mezzo a questi giganti, che vegliano luoghi più e meno remoti da migliaia di anni, è estremamente seducente. Mi fanno un effetto analogo gli alberi antichissimi e tutto ciò che in questo mondo rimane e che fu creato millenni addietro.

Si pensi che solo in Gran Bretagna si trovano oltre duecento siti megalitici sparsi tra la mainland e le isole, quindi iniziamo questo viaggio per conoscere tre tra i cerchi di pietre più importanti e antichi al mondo.

Henge: trattasi di un recinto preistorico circolare o ovale in terra, databile tra il 3000 a.C. e il 2000 a.C., epoca coincidente con il periodo del Neolitico e la prima Età del Bronzo.

Inghilterra: Stonehenge

Parto dal più famoso, il primo che abbia mai visto nella mia vita e attualmente anche l’ultimo, visitato durante il mio viaggio in Inghilterra di aprile 2023 e durante il mio Erasmus in Inghilterra nel 2012. Sono tornata perché è stato uno dei desideri di mia mamma visitare questo luogo, trovandoci pressoché vicine durante il nostro itinerario delle Cotswolds.

Stonehenge si trova su un altopiano poco distante dalla città di Salisbury, nel Wilthshire. Stonehenge fa oggi parte del Patrimonio Unesco, risale all’età neolitica ed è certamente il più famoso di una serie di siti analoghi nell’area. Quello che ne ha accresciuto la popolarità è la sua accentuata monumentali e i misteri che lo circondano. Ci si chiede da molto tempo come e perchè sia stato costruito proprio qui, insolitamente distante da fiumi e dal mare. Questo rende quasi incomprensibile capire come sia stato possibile portare fina a qui le pietre.
Stonehenge fu costruito nel 2500 a.C., quindi circa 4500 anni fa. Il monumento è costituito da una prima zona che coincide con il fossato che lo circonda, più antico ancora delle pietre. Non si sa molto sulle persone che hanno costruito questo misterioso monumento, ma si hanno soltanto teorie. Essi abitavano in un piccolo insediamento abitativo chiamato Durrington Walls, a circa 2,5 km dalle pietre. Il materiale che utilizzarono è la pietra sarsen, una arenaria che proviene da circa 30 km a nord. C’è poi un’altra pietra che compone il monumento, la quale è originaria di un luogo addirittura a 280 km di distanza da Stonehenge, sulle coste del Galles. Probabilmente le pietre vennero trasportate con slitte rudimentali mosse su assi di legno ben oleate. Per muovere una sola pietra sono occorsi ben cento uomini, quindi si deduce che venne mobilitata un’enorme forza lavoro per erigere l’intero monumento.
Il perchè sia stato costruito rimane però un mistero. Si sa soltanto che è posto sull’allineamento dei Solstizi, d’estate e d’inverno, e che vi è qualche connessione con i movimenti astronomici. Potrebbe quindi essere un calendario astronomico oppure semplicemente un monumento per gli antenati.

La disposizione delle pietre forma dei dolmen, da non confondere coi menhir. I dolmen sono costruzioni megalitiche dall’aspetto di portali e pertanto sono costituiti da due pietre verticali ed almeno una terza orizzontale posta sopra a connessione. La tipologia del dolmen è stata molto utilizzata per le antiche sepolture a segnalare l’ingresso delle tombe. I menhir sono invece monoliti a se stanti che possono trovarsi isolati oppure in gruppi.

Per visitare Stonehenge è necessario un biglietto di accesso del costo di ben 25€. Si può acquistare online oppure sul posto facendo la fila. Nei periodi di punta Stonehenge conta fino a seimila visitatori al giorno, quindi la cosa migliore è pianificare la visita (non necessariamente con eccessivo anticipo) e prendere il biglietto sul sito ufficiale almeno un giorno prima.
Noi abbiamo scelto questa opzione, acquistandolo soltanto il giorno prima. Il nostro ingresso era alle 14.30 (l’ultimo slot disponibile tramite la prenotazione online) e abbiamo impiegato circa un’ora e mezza per visitare l’intero monumento, il piccolo museo e fare un giro nello shop, dove si vendono un’infinità di oggetti orribili e troppo costosi.
Il Visitor Centre e il monumento distano circa 2km l’uno dall’altro. Si può decidere se andare a piedi oppure usufruire della navetta “gratuita” che fa avanti e indietro tutto il giorno.
Per i più esigenti si può acquistare anche un biglietto speciale che permette di avvicinarsi molto di più alle pietre e visitare il sito fuori dagli orari di apertura, quindi in assenza della folla. Il tour si chiama Stone Circle Experience, costa 60€ a persona e si tiene alle 5.30, alle 6.45 e alle 18.00; praticamente all’alba e al tramonto. I posti sono molto limitati, quindi in questo caso bisogna prenotare con ampio anticipo.
E’ una bella tentazione, ma il mio consiglio è risparmiare, accontentarsi del biglietto standard (che è già costoso oltre ogni umana comprensione) e visitare altri cerchi di pietre, che generalmente sono aperti 24h e totalmente gratuiti come quelli di cui vi sto per parlare.

Inghilterra: il cerchio di pietre di Avebury, il più grande del mondo

Le standing stones di Avebury formano il cerchio di pietre più grande del mondo ed è anch’esso databile a 4500 anni fa. Il cerchio è talmente grande, che il villaggio di Avebury si estende anche al suo interno e le pietre si trovano disseminate un po’ ovunque.
Le pietre sono disposte all’interno di una sponda circolare, delineata a sua volta da una sorta di fossato. Questi due elementi costituiscono il perimetro lungo il quale si trova il primo grande cerchio. Altri due cerchi più piccoli si trovavano al centro dell’area. Come a Stonehenge, la pietra utilizzata è la sarsen, ma i blocchi sono leggermente più piccoli e soprattutto, cambiano di forma. Essi non simulano infatti soltanto colonne, ma se ne trovano anche di circolari e più irregolari.
Si tratta in questo caso di menhir, essendo ogni pietra autonoma e sganciata da un’architettura e da una funzione di sostegno rispetto alle altre pietre.
Anche qui, non sappiamo perchè fu costruito il monumento e non vi è evidenza del collegamento con i movimenti astrali. Vi sono ad oggi molte pietre mancanti che sono state sostituite con dei pilastrini al fine di dare un’idea della disposizione delle pietre. Negli anni Trenta l’archeologo Alexander Keiller guidò gli scavi di Avebury. Molte pietre furono trovate sepolte in relazione ad antichi riti ignoti, forse dei sacrifici o la morte di qualcuno.

L’atmosfera ad Avebury è molto più travolgente di quella di Stonehenge. Il contesto intorno è più spontaneo e la presenza di pochi visitatori permette di godersi in silenzio la passeggiata a qualsiasi ora. Le pietre si possono toccare (a Stonehenge questo non è possibile neanche pagando 60€) e l’energia che sprigionano è davvero forte. O forse è solo una mia sensazione!

Per avere maggiori informazioni storiche si può visitare il museo Alexander Keiller, che purtroppo noi non abbiamo fatto a tempo a vedere perché siamo arrivate intorno alle 16.00 del pomeriggio. Il monumento è però accessibile 24h al giorno. Si entra passando dai cancelletti che si trovano lungo il perimetro del cerchio e che si aprono e chiudono manualmente. Questi cancelli servono per non far andare in giro ovunque le pecore ed è una cosa normale in tutto il Regno Unito; si chiamano kettle fence.
Vedere le pietre è gratuito e, dato il lungo percorso, è un’ottima occasione per una bellissima passeggiata. E’ possibile lasciare l’auto nel parcheggio predisposto a pagamento. In un’ora, il tempo che abbiamo sostato noi, è possibile percorrere buona parte del sentiero intorno al cerchio. Per vedere anche il museo occorrerebbero invece due ore.
Infine, durante la giornata, vengono organizzare anche delle visite guidate: il biglietto è acquistabile al Visitor Centre.

“Aerial image of Avebury Henge. Last Refuge / robertharding / Getty Images” tratta dal sito Tripsavvy
Scozia: il cerchio di pietre di Callanish nelle Ebridi Esterne

Sono stata a Callanish insieme a Carlo, durante il nostro on the road in Scozia, nella parentesi dedicata all’isola di Lewis-Harris, la più grande dell’arcipelago delle Ebridi Esterne. Siamo arrivato all’ora di pranzo in quello che era il posto che era stato motivo del nostro viaggio sull’isola e forse in generale di quello in Scozia: i menhir di Callanish.
Questi menhir sono pietre antichissime risalenti a 5.000 a anni fa e costituiscono, come anche molti altri siti analoghi, testimonianza preziosa di popoli antichi e dalle conoscenze scientifiche decisamente avanzate. Callanish è uno dei più antichi Standing Stones Circles, ovvero pietre giganti, megaliti, posizionati in piedi con significati spesso misteriosi. La disposizione può cambiare, da quella a croce a quella circolare, legandosi a motivi religiosi e astronomici.

Ancora una volta, non si sa perché siano state erette le pietre di Calanais, ma l’ipotesi più accreditata è che si trattasse di una sorta di osservatorio astronomico. Patrick Ashmore, che ha rinvenuto le pietre all’inizio degli anni ’80, ha scoperto che ogni 18,6 anni la luna si abbassa particolarmente sulle colline. Le pietre di Callanish (o Calanais) sono disposte a croce e guardano dall’alto della collina la bellissima campagna delle Ebridi. Non ho alcuna nozione di preistoria e antiche civiltà, ma il potere attrattivo di questi insiemi di pietre e la sacralità che sprigionano, mi provocano sempre fortissime emozioni e Callanish sopra ad ogni altro per il suo trovarsi in un luogo remoto e tanto selvaggio.
Il sito di Callanish è aperto tutti i giorni 24 ore al giorno ed è gratuito. Per chi cerca una visita più completa, c’è il centro visitatori dove si approfondisce la storia delle pietre in una piccola esibizione; il biglietto costa 4,50€.

2 commenti

  1. Commento e informazioni utili . Piacevole da leggere

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Potrebbe anche interessarti...