Premetto che non è stata la più felice delle idee, almeno non per me. Se si ha tempo, l’ideale sarebbe dedicare un intero giorno ad ognuna delle città, per conoscerle più a fondo e stancarsi meno. Tuttavia, se quello che si cerca è una toccata e fuga e un’idea generale, è perfettamente possibile vedere entrambe le città in un giorno.
Brugge (Bruges) e Gand (Gent) distano rispettivamente 1 ora (Bruges) e 30 minuti (Gent) da Bruxelles e soli 30 minuti l’una dall’altra. I treni che collegano queste due città sono moltissimi, anche 4 l’ora, ma mi raccomando di fare attenzione e prendere gli Intercity, senza rischiare di finire su quelli che effettuano tutte le fermate; in questo caso i tempi raddoppiano.

Bruges: visita alla perla delle Fiandre

Dopo la prima oretta di meraviglia, la stanchezza dovuta alla levataccia si è fatta sentire e con essa la necessità di una seconda colazione, che abbiamo fatto nella piazza principale, Grote Markt. E’ questo uno dei luoghi dai quali non si può non passare. La grande piazza è dominata dalla Torre di Belfort (altri 15€ per visitarla) e ornata da bellissimi edifici in stile fiammingo, quelli che in passato appartenevano alle corporazioni di mercanti. Bruges, che ebbe origine nell’XI secolo, ha sempre avuto un ruolo essenziali nei traffici mercantili tra Europa e Oriente. La costa si trova a soli 10 chilometri. Da qui partono le meravigliose spiagge dell’Alta Francia, che mi avevano rubato il cuore neppure due anni prima.

Breve itinerario nel centro di Gand (Gent)

Anche Gand, per quanto piccola, ha davvero molto da raccontare e il tempo giusto per una visita è perlomeno una giornata. La città è piccola e a misura d’uomo, quindi anche una veloce panoramica di poche ore è possibile.
Noi siamo arrivate a Gand intorno alle 15.00 e ci siamo date 3 ore per toccare alcuni dei monumenti più significativi. La stazione di Gand dista circa 25 minuti a piedi dal centro, quindi, con così poco tempo tempo, ci è convenuto prendere un taxi. Potendosi dividere il costo in quattro la cifra è stata irrisoria: €2,50 a testa, meno dell’autobus! In totale, una corsa in taxidalla stazione al centro oscilla tra i 10€ e i 15€.
Ci siamo fatte lasciare di fronte alla Cattedrale di San Bavone, la bellissima e imponente chiesa madre della città. All’interno si conservano diverse opere di grande importanza, come il Polittico dell’Agnello Mistico realizzato dai fratelli Hubert e Jan Van Eyck e la Conversione di San Bavone dipinta da Rubens. Come a Bruges, per poter accedere all’area un musealizzata della chiesa bisogna pagare un biglietto (costo 16€). Oltre a questa, ci sono altre due chiese che vale la pena vedere e che sono parte di un complesso monumentale, San Nicola e San Michele.
Sarà stata forse la stagione molto grigia, o il mio umore nero di quel giorno, ma non ho trovato Gand una tappa irrinunciabile e sicuramente, dovendo fare una scelta, Bruges merita maggiormente. La città indubbiamente è molto ben tenuta, un altro universo rispetto a Bruxelles, molto più tipica, se così si vuol dire.
Il posto più bello della città è il canale costeggiato da il Kraanlei e il Graslei, ovvero due banchine lungo il fiume Lys. Qui si può sostare per ammirare le case colorate e la città dal Ponte di San Michele. Questo offre infatti una delle vedute più caratteristiche della città. Proseguendo, abbiamo dato un’occhiata all’esterno del Gravensteen, il Castello dei Conti di Fiandra. Nel castello, che risale addirittura al IX secolo, la tradizione vuole che sia nato Carlo V, l’Imperatore del Sacro Romano Impero, battezzato poi nella cattedrale di San Bavone.
Come ultima tappa abbiamo passeggiato per il Korenmarkt, la piazza principale. Sulla pavimentazione ho notato una sorta di pietre d’inciampo a forma di monete. Le monete riportano incise delle scene di vita cittadina. Alcune delle monete riportano dei QR code che rimandano ad alcune spiegazioni su importanti vicende storiche della città.

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