

Questo articolo è per tenere traccia del mio viaggio in Valle D’Aosta, sperando possa fungere da spunto per chi deciderà di dedicare un po’ di tempo a questa regione meravigliosa. Solo uno spunto, poiché fare veri programmi quando si parla di montagna è difficile, dato che tutto è dettato dai capricci del tempo. Quindi, anche il mio programma ha subito cambiamenti ed improvvisazioni rispetto alla bozza iniziale, in base alla fattibilità delle cose.
L’idea di un viaggio in Valle D’Aosta è nata dopo che in tv, ormai quasi 2 anni fa, passò un servizio su di un paesino senza auto, lontano dal trambusto, raggiungibile soltanto a piedi o in funivia, Chamois. La cosa mi sembrò straordinaria! Chamois, un piccolo borgo della Valtournenche, è stato quindi il pretesto, ma la Valle d’Aosta è stata molto, molto più di questo. Veniamo al pretesto numero due: un viaggio come questo era l’ideale per testare la nuova tenda, stavolta un prodotto serio, seguente alla triste disfatta della tenda di Decathlon distrutta durante il weekend in Alto-Adige.
Siamo rimasti un totale di 9 giorni, inclusi i due di viaggio da/per Livorno (6h). Come al solito, neanche lontanamente sufficienti per vedere tutto ciò che valga la pena. Eppure è una regione piccolissima! La Valle D’Aosta si divide in vallate, più di venti, quindi è impossibile pensare visitarle tutte in un unico viaggio, per di più che il modo migliore per esplorarle è a piedi. Quindi abbiamo selezionato solo alcune di queste: la Val veny e la Val Ferret sul Monte Bianco, la Valle di Cogne e la Valtournenche sotto il massiccio del Cervino. Riguardo ai pasti, per abbattere i costi, ci siamo arrangiati con un fornellino da campeggio a colazione e cena e panini fai da te e soste nei rifugi per il pranzo.