Quando sono in viaggio e dico che vengo da Livorno, tutti rispondono “cacciucco”, oppure “dè”, due cose che sono diventate quasi delle icone mondiali. Tantissime persone che ho conosciuto nella mia vita mi hanno confessato di conservare ricordi felici legati a Livorno, perché, volendo o nolendo, in molti ci capitano almeno una volta, di solito per motivi legati al porto (viaggi o lavoro), che da sempre ha un’importanza notevole a livello internazionale. Purtroppo, spesso, in tanti sono soltanto di passaggio e veramente in pochi pensano di dedicare anche magari soltanto una manciata di giorni a conoscerla meglio.
La nostra storia è oggettivamente interessante, ricca di aneddoti unici nel proprio genere; molte strade, vicoli e quartieri risultano decisamente pittoreschi e spesso nascondono luoghi che meritano una sosta. A Livorno si vive bene, il clima è fra i migliori in Italia, si mangia bene e soprattutto, siamo circondati da un contesto naturale stupendo e poco conosciuto.
Ed eccoci dritti al cuore di questo articolo: come vivere al meglio i paesaggi che incorniciano Livorno, il mare blu che la bagna e le colline rigogliose che la circondano? Per rispondere a questa domanda voglio parlarvi di alcune esperienze che ho fatto di recente, avendo avuto l’opportunità io stessa di vedere la mia città sotto una luce diversa, quella di un local che è anche un po’ turista; e credo non ci sia cosa migliore che sentirsi in vacanza pur essendo a casa propria!

Trekking sulle colline livornesi e non solo

Conoscete già LaMiBellaLivorno? Si tratta di un progetto di divulgazione e informazione creato mesi fa dalla sottoscritta ed altre due travel bloggers livornesi, Arianna ed Elena, per cercare di invogliare quante più persone possibile a visitare la nostra città che siamo convinte abbia tanto da offrire e raccontare. Sui nostri profili instagram trovate tanti suggerimenti su cosa fare e vedere a Livorno e itinerari tematici. Fra le novità del nostro progetto, c’è una recente collaborazione avviata con l’associazione di Guide Ambientali dei Camminatori Liberi, un bellissimo sodalizio, che ci ha condotte a conoscere altre ragazze, come noi appassionate al territorio livornese e che da qualche anno organizzano escursioni guidate in tutta la Toscana, con una concentrazione particolare sulla provincia di Livorno: dai sentieri più vicini alle isole dell’arcipelago. Noi, qualche giorno fa, abbiamo avuto l’opportunità di vivere una dei queste esperienze con loro.

Se c’è una cosa che purtroppo manca a Livorno è una vera valorizzazione dei sentieri escursionistici. Ce ne sono moltissimi e di rara bellezza, che salendo e scendendo i dolci pendii, donano viste su panorami stupendi ed ineguagliabili affacci sul mare. Purtroppo la maggior parte di questi sentieri non sono segnalati. Non esiste una segnaletica chiara, con tempi di percorrenza, distanze e suggerimenti di itinerari per un bel trekking in sicurezza; i sentieri sono spesso invasi e nascosti dalla vegetazione, molte volte difficilmente individuabili. Per questo motivo, fare trekking a Livorno in autonomia non è la più semplice delle cose. D’altra parte i local prediligono il mare, perciò la rete escursionistica è molto lasciata a se stessa. Ma niente panico! Ci sono molte guide ambientali esperte con cui poter esplorare il territorio e le migliori sono sicuramente le ragazze dei Camminatori Liberi. Tra i vari itinerari che propongono c’è il bellissimo trekking che, dal piccolo paese di Castelnuovo della Misericordia, conduce fino alla cima del Monte Pelato.

Sarà possibile per chiunque vivere questa magica esperienza domenica 1° agosto 2021!
Ti piacerebbe partecipare? Prenotando l’escursione sul Monte Pelato, potrai avere un 10% di sconto sulla spesa complessiva di 17€ inserendo nelle note in fase di prenotazione questo codice sconto
LAMIBELLALIVORNO2021

Guidate da Martina, una ragazza straordinaria, ironica, avventurosa e che ne sa davvero a palate di ogni singola forma vegetale che si incontra sul cammino, abbiamo partecipato in via esclusiva a questo trekking. L’escursione è iniziata intorno alle 18.00 ed abbiamo percorso un bellissimo sentiero, inizialmente nel fitto della macchia Mediterranea, tra lecci, cerri, roverelle e ginestre. Lungo la via Martina ci ha indicato diverse piante tipiche della zona, fra cui il mirto in fiore ed il lentisco. Poi, coraggiose e avventurose (ma solo perché c’era la nostra guida!), abbiamo deviato attraverso un prato, selvaggio e invaso da una vegetazione che raggiungeva i fianchi. Dopo circa mezz’ora si raggiunge il laghetto delle Serre, dove la vegetazione si apre e si imbocca una strada sterrata usata anche per fare motocross e fuoristrada. Lo si intuisce bene dai solchi che gli pneumatici hanno lasciato nel terreno.
Il percorso si conclude in vetta al Monte Pelato. Il monte è così chiamato per le rocce particolari di cui è costituito, che si chiamano Ofioliti, letteralmente roccia serpente. Questa roccia rende il terreno molto ostile alle piante, che crescono rade, lasciando grandi zone di roccia grigio-nera prive di vegetazione. Tutt’intorno la vista spazia a 360° su un panorama bellissimo: sulla destra si scorgono le vette delle Alpi Apuane, alle nostre spalle abbiamo potuto ammirare il territorio pisano di Santa Luce e le colline livornesi e, di fronte a noi, un mare di un blu intenso, dove quella sera si vedevano tutte le isole, la Gorgona, la Corsica, l’Elba e spingendo lo sguardo quanto più lontano abbiamo scorso anche il golfo di La Spezia. Siamo rimaste un bel po’ ad ammirare questo spettacolo godendoci il momento ed una cenetta al sacco, in attesa che il sole calasse e il cielo donasse le sue sfumature più belle. Qui ho assistito ad uno dei tramonti più belli della mia vita.
Siamo tornate giù al crepuscolo, con il cielo che da oro diveniva rosa ed infine blu scuro. È stato il mio primo trekking notturno ed ho trovato particolarmente emozionante assistere a come la natura si prepara alla notte: i versi degli uccelli cambiano, l’aria si fa fresca finalmente dopo ore di afa e l’odore delle piante penetra in ogni respiro.

Un’uscita in barca per una battuta di pesca o snorkeling per ammirare il fondale

Impossibile pensare di aver vissuto Livorno senza mai aver solcato le sue acque. Livorno e il mare sono un tutt’uno indissolubile e specialmente durante l’estate è difficile immaginare un’esperienza in mare migliore di un tour in barca lungo la costa.
Fra gli equipaggi più divertenti e preparati ci sono sicuramente i volontari dell’associazione SIL (sport insieme livorno), un’associazione Onlus che organizza diverse attività sportive per disabili, fra cui gite in barca di una oppure mezza giornata, lungo la costa Livornese e presso le Secche della Meloria, tra le location più caratteristiche e belle del nostro mare. Le uscite sono per tutti, ma un particolare occhio di riguardo è riservato alle persone disabili, perché possano godere del nostro splendido mare, il quale risulta purtroppo spesso di difficile accesso per la conformazione del litorale. A Livorno non esistono spiagge nel senso ordinario del termine, piuttosto troverete numerose bellissime calette da raggiungere a piedi, spesso con brevi trekking, oppure vere e proprie scogliere a picco sul mare dove è bellissimo avventurarsi con asciugamano e pochi oggetti per tuffarsi direttamente nell’acqua profonda. Questo purtroppo non è da tutti, ma SIL, guidata dal suo super presidente e capitano Claudio Rigolo, lo ha reso possibile. Le barche sono totalmente accessibili ed equipaggiate per ogni genere di disabilità. Da poco ho avuto la grande fortuna di entrare a far parte dell’equipaggio in veste di guida. L’idea è di aggiungere al tour che si svolge da anni una vena informativa e far conoscere in maniera più approfondita ai nostri ospiti i principali monumenti che si avvistato navigando lungo la costa di Livorno.
Ma la cosa veramente eccezionale è la possibilità di fare il bagno in mare aperto, indossare una maschera ed esplorare il fondale, partecipare ad una battuta di pesca e ad altre attività che vengono organizzate a bordo. L’equipaggio è una grande famiglia nella quale si entra subito a far parte, condividendo momenti esilaranti e di convivialità estrema, soprattutto all’ora di pranzo. Nel boat tour è infatti anche compreso il pranzo cucinato direttamente a bordo; una cucina ottima e che più handmade non si può, spesso a base di pescato del giorno acquistato presso i pescherecci del porto.

Sup al tramonto sul Romito, il lungomare più bello della costa Tirrenica

IN ARRIVO!

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