Fra gli argomenti che più mi hanno rapita e appassionata durante i miei studi, prima in storia dell’arte e dopo come guida turistica, ci sono indubbiamente le antiche residenze della famiglia Medici, sparse un po’ ovunque in Toscana e non solo. Ormai sono alcuni anni, che ogni volta che posso, organizzo una gita fuori porta per visitarne una o due. Vivo in Toscana, quindi per la maggior parte distano da mezz’ora ad un’ora e mezza di viaggio da casa mia; sono ben 30 le ville medicee soltanto in Toscana, ma non sono tutte quante visitabili: alcune sono state riconvertite a strutture sanitarie, oppure sono sedi di scuole, uffici pubblici, altre sono proprietà privata. Fra queste, 14 (12 ville e 2 giardini) sono state dichiarate Patrimonio dell’Unesco, inclusi i celebri Giardini di Boboli. Molte sono visitabili soltanto su prenotazione e potete trovare le info tecniche in fondo all’articolo, insieme alla lista completa. Nonostante questo possa sembrare un inconveniente, in realtà spesso sono proprio i giardini all’italiana che le circondano il vero capolavoro, così come gli esterni, liberamente e quotidianamente fruibili. Le Ville Medicee vennero costruite su commissione della famiglia de’ Medici a partire dal Quattrocento, quando divennero Duchi di Toscana. Molte non nascono ex novo, ma consistono nella riconversione di edifici medievali, come castelli, casolari o fortificazioni e nel tempo hanno ricoperto variegate funzioni. Alcune erano vere e proprie abitazioni costruite per parenti secondari (la famiglia Medici era estremamente ramificata), altre erano palazzine di caccia, oppure residenze di vacanza, altre ancora erano luoghi presso i quali far tappa durante i viaggi lungo la penisola e molte di esse erano il centro di importanti attività economiche. Con questo articolo vorrei dare un po’ di informazioni pratiche e non su come visitare questi magnifici complessi, ammirare le meraviglie che custodiscono e come “abbinarle” ad altri luoghi, che per vicinanza e bellezza possono andare a creare alcuni interessanti e alternativi itinerari in Toscana. Le ville saranno piuttosto il pretesto per alcune gite fuori porta all’insegna di arte, natura e cibo. L’idea è poi quella di integrare l’articolo con nuovi itinerari ogni volta che ne visiterò una nuova.
Itinerario #1:
Villa Demidoff e Parco Mediceo di Pratolino
Villa della Petraia
Villa Medicea di Castello
Villa del Poggio Imperiale
Villa Demidoff a Pratolino
Iniziamo dalla prima Villa Medicea che visitai fuori Firenze qualche anno fa. Circa il 90% di queste ville si trovano in campagna e nella provincia di Firenze, ma ricordiamo sempre che la prima assoluta è in realtà la villa di città, ovvero Palazzo Pitti, coi suoi famosissimi Giardini di Boboli. La Villa Medicea di Pratolino si trova in realtà appena fuori Firenze in uno scenario meraviglioso. L’edificio non è visitabile al suo interno, ma questo è uno di quei casi in cui è proprio il parco a fare da protagonista, fra i più grandi della Toscana. Si tratta di un parco pubblico, liberamente e sempre accessibile, molto esteso, ottimo per lunghe passeggiate. I giardini di Pratolino sono ritenuti fra i più belli di tutte le Ville Medicee poiché furono chiamati grandi artisti, ingegneri ed architetti a progettarli. Boschi, siepi tagliate a regola d’arte, giochi d’acqua e grotte. I grandi classici del giardino all’italiana non mancano nel parco e c’è Bernardo Buontalenti dietro questa sofisticata progettazione, incaricato da Francesco I. Apice del percorso nel parco è il Colosso dell’Appennino del Giambologna. Questa scultura è alta ben 14 metri e tramite una scala si può salire sulla cima, avendo così una visuale sulla grotta nascosta al suo interno. Altre tappe interessanti sono le seguenti opere buontalentiane: la Cappella, la grotta di Cupido, le Scuderie, Villa Paggeria, le Gamberaie. Il parco e la villa negli anni hanno subito numerosi interventi di modifica, passando di mano in mano, è per questo che accanto alle opere medicee si trovano anche dei giardini all’inglese di tipico gusto ottocentesco e boschi.
Villa della Petraia
Quello stesso giorno visitai anche la Villa della Petraia che è indubbiamente quella che finora mi è piaciuta di più, poiché estremamente raffinata e custode di importanti opere d’arte. Non è insolito trovare all’interno delle Ville Medicee dipinti, preziosi oggetti d’arredo e opere d’arte di ogni genere che vanno a costituire dei veri e propri musei. La Petraia si presta bene ad essere inserita nello stesso itinerario, dal momento che dista da Pratolino soltanto venti minuti in auto. Si possono visitare gratuitamente gli interni, accompagnati da una guida. La visita parte ad ogni ora durante tutto l’arco della giornata ed è un’esperienza irrinunciabile. Ciò che realmente la rende unica è il cortile interno, magnificamente affrescato da Cosimo Daddi (raffigura le gesta di Goffredo di Buglione) e dal Volterrano (rappresenta i Fasti Medicei). Il cortile interno, circondato da un doppio ordine di arcate, è oggi sovrastato da una copertura in vetro e ferro, intervento ottocentesco, che ne fece un’incredibile sala da ballo. Nelle stanze sono custodite le lunette dipinte da Giusto Utens raffiguranti molte delle ville, documenti utili a dare un’idea di che aspetto avessero in epoca medicea. Fuori dalla villa lo spettacolo continua con un elegantissimo giardino all’italiana dislocato su più livelli e decorato con siepi fiorite di mille colori. Fu voluta da Ferdinando I ed era una delle più amate dalla famiglia, che si recava qui in villeggiatura, potendo continuare a godere della vista della loro Firenze dall’alto.
Villa Medicea di Castello
Terza ed ultima tappa della stessa gita è stata la Villa di Castello. Si trova a pochissimi minuti dalla Petraia, 3 in auto, un quarto d’ora a piedi, quindi potrebbe essere un buon pretesto per una bella passeggiata. Questa villa fu tra le più amate da Cosimo I, che ne avviò i lavori nel Cinquecento, nonchè la casa per la quale Botticelli creò la Nascita di Venere e la Primavera. Oggi è la sede dell’Accademia della Crusca. Gli interni sono visitabili solo tramite visita guidata, ma il parco è pressoché sempre accessibile e costituisce un meraviglioso esempio di giardino all’italiana. L’elemento predominante del parco è l’acqua. Infatti, sfruttando il vicino acquedotto, gli architetti e gli ingegneri che ne elaborarono il progetto, fecero dell’acqua il punto di forza, tramite vasche e fontane molto sofisticate. Il principale progettista fu il Tribolo, che ha realizzato la Fontana di Ercole Anteo e la Grotta degli animali e del diluvio; del Vasari è invece la vasca-cisterna con la scultura dell’Appennino dell’Ammannati. Altro fiore all’occhiello del giardino sono infine l’agrumeto, che vanta una delle più vaste collezioni di agrumi antichi al mondo, ed il giardino delle piante officinali.
Itinerario #2:
Villa Medicea di Poggio a Caiano
Parco Museo Quinto Martini a Seano di Carmignano. E’ un parco pubblico che espone oltre 30 sculture in bronzo dell’artista dal quale prende il nome.
Pausa pranzo con panino al lampredotto da Messer Lampredotto
Passeggiata nel centro di Prato dalla Cattedrale di Santo Stefano al Palazzo Pretorio nella Piazza del Comune
Visita al Centro Pecci per l’Arte Contemporanea
Villa Medicea di Poggio a Caiano
Ho visitato questa splendida villa più recentemente e d’inverno, perciò ho potuto godere poco dei giardini. La villa di Poggio a Caiano si trova nel comune di Carmignano in provincia di Prato e domina, dal poggio, il piccolo paese dal quale prende il nome. Grandi nomi ne hanno fatto la storia, pichè fu Lorenzo il Magnifico ad avviarne la costruzione e papa Leone X a completarla. Vi è un grande studio dietro l’architettura di questa villa, progettata da Antonio da Sangallo. Seguendo le regole tipiche del Rinascimento fiorentino, l’intento era quello di domare la natura selvaggia e prosperosa dei dintorni e soggiogarla al volere dell’uomo. E’ in realtà un po’ il concetto alla base di tutti questi parchi, così curati, così pensati in ogni dettaglio, quasi a voler mettere in scena ogni volta il più grande degli spettacoli teatrali. Nella villa si trovano molti cicli di affreschi alcuni dei quali realizzati da Pontormo e Andrea del Sarto.
Itinerario #3:
Vinci: visita alla casa natale di Leonardo da Vinci, del Museo Leonardiano e Museo Ideale
Villa Medicea di Cerreto Guidi
San Miniato: visita del centro storico
Cena a San Miniato a base di tartufo all’Osteria dell’Upupa oppure da Papaveri e Tulipani.
Villa Medicea di Cerreto Guidi
Proprio una visita non si può definire, dato che era chiusa; ingresso libero da martedì a domenica, ovvio. D’altra parte sono i lati negativi di avere il lunedì libero, giorno di riposo anche per musei, ristoranti e parrucchieri…perfetto. Siamo onesti, Cerreto Guidi ha senso solo grazie a questa villa, poiché è probabilmente il paese più piccolo che abbia mai visto e anche il più strano, dato che si articola lungo un’unica strada circolare che si arrampica su un promontorio sul quale svetta la villa. Nell’impossibilità di entrarci abbiamo sostato ben poco e goduto qualche istante di un tramonto meraviglioso sulle colline toscane. La vista è innegabilmente incredibile e l’edifico stesso è molto particolare poichè ha un andamento ascensionale definito da gradinate di mattoni rossi. Si trattava di un casino di caccia, ma era anche un punto strategico di vedetta sul territorio circostante. Oggi al suo interno si trovano il Museo storico della caccia e del territorio, nonché diversi ritratti medicei e numerosi arazzi.
Itinerario #4 – 1 giorno nel Mugello
Barberino di Mugello
Trekking (e volendo picnic) al lago di Bilancino
Ville Medicee di Cafaggiolo e Scarperia
Scarperia: palazzo dei Vicari e Museo dei Ferri Taglienti
Pieve di San’Agata
Vicchio: casa natale di Giotto e Museo di arte sacra Beato Angelico
Le altre ville
1. Villa Medicea di Careggi: attualmente chiusa per restauri
2. Castello del Trebbio a San Piero a Sieve: attualmente chiusa per lavori di restauro
3. Villa di Artimino a Carmignano: visitabile tramite visita guidata su prenotazione
4. Villa Medici a Fiesole: la villa è chiusa ed il giardino è visitabile solo su prenotazione
5. Villa Medici di Poggio Imperiale a Firenze: è sede dell’Educandato Statale della SS. 6. Annunziata e di un’area museale visitabile soltanto su prenotazione tramite visita guidata
6. Palazzo Mediceo di Serravezza: ospita il Museo del lavoro
7. Villa la Magia: i giardini sono liberamente visitabili ogni giorno; per visitare gli interni è possibile prenotare telefonando al +39 0573 774500
8. Villa di Cafaggiolo a Barberino del Mugello: attualmente chiusa per lavori di restauro