Nonostante la posizione geografica difficile, al confine con alcuni paesi dalla situazione politica delicata, la Giordania è un paese estremamente tranquillo ed organizzare un viaggio è facile come in un qualsiasi altro paese dell’occidente. Comunicare con le persone è semplicissimo, poiché molti parlano un inglese sufficiente a non far sentire sperduti, i cartelli stradali sono regolarmente tradotti in inglese e tutto è bene organizzato per i turisti, che sono trattati con grande rispetto.

Quanto tempo dedicare alla Giordania?

Dipende dai gusti e dalle necessità individuali. E’ un paese che in una settimana si visita in maniera completa, ma anche in un solo weekend regala grandi emozioni. Le distanze non sono eccessive e con un’auto propria ci si muove abbastanza velocemente. Dipende dalle esperienze che si ha intenzione di fare. Noi, avendo due signore mature a seguito, abbiamo scelto di dedicarci maggiormente alla storia e sacrificare le escursioni nel deserto e i trekking nella riserva naturale di Wadi Mujib, visitabile fra l’altro solo in alcuni periodi dell’anno.

Come spostarsi?

Il mezzo migliore se amate guidare è sicuramente la macchina. Esistono, come in ogni luogo, molte compagnie di auto noleggio e, come nella maggior parte dei casi, ho noleggiato con una compagnia locale nei pressi dell’aeroporto, Arena Rent a Car. Mi sento di consigliarla? A viaggio concluso direi di si; l’auto era in perfette condizioni e decisamente performante, spesa totale 137€ per 72 ore, navigatore satellitare incluso. Questo invece lo sconsiglio vivamente poiché le mappe offline di google maps sono più che sufficienti, se non migliori in alcuni casi. Riguardo all’autonoleggio, come tutti quelli minori, si trova a qualche chilometro dall’aeroporto, solo che questa cosa non ci era stata detta e l’abbiamo scoperta una volta atterrate e dopo aver atteso una mezz’ora abbondante l’operatore che ci ha trasferite all’ufficio. Con molta calma certo, ma soprattutto senza troppi problemi, ha caricato 9 persone su un pulmino da 7, imponendoci di far sedere davanti l’unico uomo. Impatto non proprio dei migliori, ma siamo sopravvissute, abbiamo speso poco e direi che con la giusta preparazione psicologica è la scelta migliore, nonché la più economica.

Guidare in Giordania

Premetto che è tutta un’altra cosa rispetto all’Italia. Nelle lande desertiche è tutto semplice e tranquillo, basta rispettare i limiti di velocità e fila tutto liscio, ma la capitale, Amman, mette a dura prova. Un traffico sconvolgente, dove ogni autista segue regole proprie e uscirne senza ammaccature all’auto è una vera sfida; tuttavia, a differenza di quel che avevo letto su molti blog di viaggio, ho trovato abbastanza semplice orientarmi (con il navigatore, è chiaro) e con un po’ di attenzione non vi perderete, basta avere pazienza, riflessi pronti ed abituarsi al suono dei clacson. Per quanto riguarda il parcheggio è certo difficile, ma il fatto che non ci siano troppe regole vi autorizzerà a piazzare l’auto dove più vi aggrada, oppure, consiglio di scegliere alloggi che permettano di parcheggiare gratuitamente fuori dalla struttura, e ce ne sono molti.
La vera difficoltà delle strade giordane sono in realtà i dossi, o dissuasori di velocità: subdoli invisibili rialzi stradali dove si rischia davvero di far fuori le sospensioni, quindi, mille occhi aperti e pronti alle inchiodate. Un altro serio avvertimento riguarda i distributori di benzina. Fuori da Amman ce ne sono moltissimi, ma come ci si allontana dalla capitale iniziano a scarseggiare e possono passare anche decine di chilometri senza vederne uno. Quindi è fondamentale fare il pieno ogni volta che ci si mette in viaggio. A parte questo, le strade in Giordania sono favolose e raccomando moltissimo di percorrere quelle panoramiche come la King’s Highway (strada n. 35) e la Jordan Valley Highway, o Dead Sea Route (strada n. 65).

Soldi e moneta

In Giordania hanno il Dinaro Giordano (JD) ed è molto raro riuscire a pagare con bancomat. Le poche attività che lo permettono espongono dei cartelli che lo specificano, altrimenti nella stragrande maggioranza dei casi vi chiederanno di pagare in contanti, anche presso i distributori di benzina, negli alberghi e nei ristoranti. Molti commercianti permettono però di pagare in euro che vi chiederanno di dar loro in banconote, poiché le banche non cambiano le monete. È capitato anche che mi chiedessero il favore di cambiar loro euro in monete con banconote. Il mio consiglio, valido per qualsiasi paese, è quello di ritirare i dinari ai bancomat dell’aeroporto se si riesce, poiché il cambio in Italia e agli sportelli di cambio è molto sfavorevole e trovare dei bancomat in città è una vera impresa. Vi interesserà sapere però che nel sito archeologico di Petra uno sportello ATM c’è ed è quello che mi ha salvato la vita.
Infine ricordatevi di abilitare la carta per tutto i paesi del mondo se non volete far come me e prendervi un colpo poiché lo sportello vi nega l’operazione.

Acquistare il Jordan Pass?

Assolutamente sì. Il Jordan Pass è una scelta quasi ovvia per chi visita la Giordania. Si tratta di un documento comprensivo del visto turistico (necessario) e biglietto di accesso a qualsiasi sito archeologico, Petra compresa. Questo pass è facilmente acquistabile online in qualsiasi momento sul sito ufficiale www.jordanpass.jo. Ne esistono tre diverse tipologie, in base alla quantità di giorni che si vogliono spendere per visitare Petra. Noi, sostando una sola giornata, abbiamo acquistato il pass base da 94€ (70 JD). Non poco, ma comunque più conveniente che acquistare separatamente visto e singoli biglietti.

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