Ogni tanto una fuga ci vuole, una essenziale pausa di evasione che renda tollerabile un lungo periodo dedicato solo al lavoro e agli impegni noiosi. Pause così possono poi diventare finalmente l’occasione per ritrovare cari amici che spesso trascuriamo per mancanza di tempo. Il Belgio per me è stato questo. Erano anni che le mie amiche e io ci ripromettevamo di fare un viaggio insieme e quest’anno finalmente ci siamo riuscite. L’ultima volta che partimmo insieme fu per dopo la laurea magistrale, quasi 10 anni fa, per una vacanza delirio a Creta. Beh, i tempi sono cambiati e il weekend a Bruxelles è stato decisamente più morigerato, dedicato prevalentemente al cibo, alla cultura, alla scoperta di posti nuovi e al passare momenti tranquilli insieme.
Tutti quanti mi hanno chiesto cosa stessi andando a fare a Bruxelles, sostenendo che si tratti di una brutta città. La nostra scelta è ricaduta su Bruxelles per puro caso. Ci serviva una metà veloce da raggiungere, con alta disponibilità di voli per poter conciliare tutti i nostri impegni e dove nessuna di noi fosse stata. Quindi, pochi giorni dopo il mio ritorno dalla Scozia, io, Diana, Virginia e Valeria, durante una delle poche serate all’anno in cui ci ritroviamo, abbiamo scelto questa destinazione e subito prenotato il volo. Quel che non sapevamo è che poi Bruxelles sarebbe diventata un pretesto per dare vita ad un mini itinerario in Belgio che ha compreso anche Bruges e Gent, due meravigliose destinazione nel cuore delle Fiandre.

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