Giorno 1
Come dicevo (qui il link all’articolo precedente: organizzare il viaggio), il viaggio è lungo per essere una destinazione Europea. Abbiamo trascorso la giornata fra mezzi di trasporto ed aeroporti. Atterrati a Rovaniemi, essendo sera, abbiamo preso un taxi per raggiungere il nostro appartamento, che consiglio assolutamente: arredamento tipico scandinavo, pulito e praticamente a due passi dai principali tour operator ai quali ci siamo appoggiati: Goathi Apt – Central. Qui abbiamo trascorso le prime tre notti. Rovaniemi, pur essendo la città principale della Lapponia, così come la maggior parte delle altre città, non ha una gran vita notturna da offrire, quindi a letto presto, dato che il giorno seguente ci avrebbe atteso la nostra prima uscita.
Giorno 2
Calcolate un po’ di tempo ogni mattino per rifocillarvi come si deve con una buona colazione e per mettervi addosso tutti gli strati di vestiti necessari, perché fa freddo! Non è uno scherzo, e per quanto ami le lame del gelo e la neve, è necessario essere pronti. L’intera mattinata è stata dedicata all’uscita con le renne; per la precisione abbiamo svolto l’escursione denominata Reindeer safari to ice fishing lake con l’agenzia Safartica. Si tratta di un tour operator con sede a Rovaniemi e Ylläsjärvi (città più a Nord), perfetta per ogni esperienza con le renne. La gita è durata circa 4 ore, con partenza alle 9:15, al costo di 146€. Per cominciare si viene trasportati fino ad un vicino allevamento di renne, dove si ha il tempo di familiarizzare con gli animali, e a seguire ci ha atteso una incantevole “passeggiata” su slitte trainate da renne che ci hanno condotti sino ad un lago ghiacciato. Questa parte è stata a dir poco esilarante (nonchè imbarazzante), visto che si pretendeva che forassi non so quanto spessore di ghiaccio manualmente, con uno strumento più alto di me! In compenso, la canna per la pesca sul ghiaccio, era più piccola del mio avambraccio. Il tutto non poteva che trasformarsi in una scampagnata sul lago ghiacciato, dove abbiamo steso le pelli di renna – super impermeabili e isolanti– ed io e Serena ce la siamo goduta mentre Andrea pescava. Per altre curiosità sugli animali artici e su come incontrarli leggete qui l’articolo di Serena!
Lascia una notevole stanchezza addosso trascorrere diverse ore al freddo ed in costante movimento, così, nel pomeriggio, abbiamo fatto una piccola spesa all’unico supermercato di Rovaniemi per affrontare i pasti della settimana e ci siamo riposati passeggiando per le – direi massimo quattro – vie del centro.
Scene imbarazzanti Strumenti del mestiere per la pesca sul ghiaccio
Giorno 3
Il terzo giorno ci siamo dedicati alla visita della piccola città. Al mattino siamo andati a far visita a Babbo Natale presso il non lontano Santa Claus Village, mentre nel pomeriggio abbiamo visitato i musei Arktikum, Pilke Tiedekeskus ed il Taidemuseo. Qui trovate l’articolo con tutte le informazioni su cosa fare e vedere a Rovaniemi.
Arktikum Santa Klaus Village
Giorno 4
Quella mattina impazzivo dalla gioia; in programma c’era l’uscita in slitta con gli Husky. Serena ed io eravamo già state su una slitta su ruote durante il nostro viaggio in Norvegia, ma stavolta ci attendeva un’autentica uscita sulla neve. Non sarebbe stata però una piacevole gita al lago come quella di due giorni prima, visto che stava imperversando una bufera di neve. Ciononostante, questo non ha rallentato né ostacolato i programmi in alcun modo (curioso, perchè di solito i miei piani saltano sempre a causa del meteo!) e abbiamo partecipato come da programma a Call of the wild morning husky safari con il tour operator Bearhill Husky: durata 4,5 h, con partenza alle 8:30 al costo di 169 €. Leggete qui per molti più dettagli sugli Husky su cosa significa fare la loro conoscenza. Completata l’escursione, non c’è stato tempo per una pausa perché nel pomeriggio ci siamo messi subito in viaggio verso Nord. Abbiamo ritirato un’auto presso una delle agenzie del centro città e ci siamo messi subito in marcia, con destinazione finale Kittilä. Il viaggio in auto verso il Nord della Lapponia è stato meraviglioso; chilometri e chilometri di infinite foreste bianche; nonostante la presumibile monotonia di un simile paesaggio, la pace e l’immensità non possono che regalare un inesauribile stupore: di fronte ad ogni piccola sperduta baita, ogni lago, ogni insegna congelata, ogni albero.
Sulla via per Kittilä abbiamo effettuato numerose soste per ammirare i paesaggi e vedere se partecipare a qualche attività. Abbiamo fatto una breve tappa ad Äkäslompolo e ad Ylläs, dove aveva suscitato il nostro interesse la Sauna – Cabinovia, ma il prezzo era completamente inaccessibile (1350€ da dividersi fra un massimo di 12 persone); avevamo poi optato per un’uscita a cavallo con la Yllaksen Vaellushevoset, alla quale però abbiamo dovuto rinunciare perché il maneggio non svolge uscite oltre le 14.00 del pomeriggio (consiglio prenotazione anticipata). Così, abbiamo proseguito per la nostra strada, ignari che la meraviglia sarebbe stata ad un passo dall’arrivo. Vicini alla meta infatti è spuntata la segnaletica per uno Snow Village; ho cercato subito informazioni online e scoperto che si tratta di un villaggio/hotel, quell’anno decorato a tema Game of Thrones. Cosa!? Andiamo subito! Il Lainio Snow Village, che si trova alla fine di una piccola e lunga strada sommersa di neve, niente affatto facile da percorrere, offre suites di super lusso, un ristorante, sale a tema con draghi e personaggi della saga fantasy ed un ice bar dove abbiamo assaggiato una squisita tipica vodka al mirtillo versata in bicchierini di ghiaccio (8€). L’accesso è libero e si può visitare da dicembre a metà aprile. In serata siamo arrivati finalmente a Kittilä, dove abbiamo pernottato per due notti in un cottage defilato dal centro abitato, il Kittilän Lamamökit. Al nostro terzo viaggio nell’Artico, lo scopo era poter finalmente ammirare l’aurora boreale.
Giorno 5
Forse il giorno più bello della mia vita. Uno di quei giorni in cui tutto va per il verso giusto, quindi rarissimi. In cielo risplende il sole, gli imprevisti sono un ricordo lontano ed ogni sogno diviene realtà.
Al mattino abbiamo girovagato con l’auto nei dintorni di Levi, località nota per la miriade di sport invernali che vi si possono praticare. Per questo, non potevamo mancare di goderci al meglio la zona dandoci ad uno di questi sport. Personalmente amo sciare e la smania era forte, ma Serena non sa sciare, quindi abbiamo deciso di tentare tutti quanti per la prima volta con lo sci di fondo. Una vera e propria scoperta! Dopo il primo quarto d’ora di traballamenti e inciampi vari, abbiamo preso il via e credo che niente permetta di godersi al meglio, con calma e relax, i panorami straordinari che circondano Levi. Tutta la zona è attraversata da chilometri di piste da sci che permettono soddisfacenti “passeggiate”, di ogni durata. I sentieri sono perfettamente tracciati e con essi le distanze; tutto è chiaro e perdersi è davvero impossibile. Gli sci si possono noleggiare in uno dei molti negozietti ed il costo è decisamente contenuto, meno di 30€ per la mattinata. Per pranzo abbiamo vagato per le vie del centro e fatto shopping (credo di aver comprato il mio cinquantesimo maglione…) in attesa della più divertente delle esperienze: un tour guidato in motoslitta. Per questa esperienza abbiamo prenotato un tour breve con Kinos Safari, esperti nel campo. È un’attività decisamente cara, 100€ per due ore, ma li valgono tutti per sfrecciare in infinite distese bianche mozzafiato.
Per non farci mancare proprio niente, una volta rientrati a casa ci siamo regalati un’altra delle tipiche esperienze finlandesi: la sauna. Il villaggio nel quale alloggiavamo, come la maggior parte delle strutture in Finlandia, ha una piccola sauna della quale non potevamo non approfittare. Pensavamo di aver raggiunto il culmine di una giornata perfetta: il bel tempo, lo sci, le motoslitte, la sauna, ma il meglio aveva ancora da venire. Quella sera ci eravamo messi in testa di attendere il manifestarsi della famosa signora in verde. Così, dopo cena, armati di app meteo, indicatori di probabilità e macchina fotografica, abbiamo aspettato. È stato soltanto quando non ci credevamo più che è arrivata; eccola davanti a noi l’aurora boreale, giunta come un fiume nel cielo; velocemente è arrivata e velocemente è svanita lasciando nelle nostre menti un’immagine indelebile per il resto delle nostre vite. Per sapere di più sui dettagli e scoprire gli esilaranti retroscena della nostra magica esperienza leggete qui.
Giorno 6
Competere con il giorno precedente sarebbe stato difficile, ma questa Lapponia ci stava dando solo gioie e su questo è stata coerente fino all’ultimo momento. Quel giorno abbiamo proseguito il nostro viaggio verso Nord, con destinazione Inari. La zona nella quale ci stavamo addentrando offre panorami e attrazioni di tipo diverso rispetto alla Lapponia meridionale. Qui siamo nella terra dei Sami, l’antico popolo indigeno, e si respira una certa sacralità fra le sue numerose deliziose chiese in legno. Il viaggio è stato più lungo del previsto a causa della neve, così abbiamo fatto sosta soltanto alla cosiddetta Tana dell’Orso, che merita assolutamente la visita. A soli 16 km da Inari parte infatti una passerella in legno che si inerpica su per un pendio nella foresta sino ad un grandissimo tafone, una cavità naturale scavata dentro ad un enorme masso; davvero incredibile. In zona, per chi avesse una mezza giornata in più si raccomanda di deviare per Saariselkä, ottima per le attività sportive invernali e Nellim, cittadina ideale per conoscere la cultura Sami e che si autodefinisce il punto d’incontro di tre popoli. Raggiunta Inari ci siamo sistemati in un appartamento prenotato tramite airbnb dove abbiamo trascorso le ultime due notti.
Tipica area di sosta lappone Indicazioni per la Tana dell’Orso Tafone. Sì, quel masso è cavo
Giorni 7 e 8
Le ultime 48 ore della nostra meravigliosa vacanza le abbiamo trascorse nella cittadina di Inari, nel profondo Nord della Lapponia. Qui ci siamo concessi lunghi trekking nel bosco, estasiati dalla pace, dallo scintillare della neve, dalle infinite voci della foresta. Abbiamo avuto modo di avvicinarci alla cultura Sami, essendo Inari la loro capitale politica. Ci siamo concessi un costosissimo pasto finnico presso l’Hotel Kultahovi e un ultimo shopping. A riguardo raccomando moltissimo l’unico negozio di souvenir di Inari che è letteralmente il paese dei balocchi, con prodotti di artigianato locale e oggetti e gingilli veramente carini e per tutti i gusti.
Qui tutte le informazioni su cosa fare e vedere a Inari.
Giorno 9
Serve un altro intero giorno di viaggio per tornare a casa. Soddisfatti e innamorati, abbiamo lasciato la Finlandia sicuri di tornare molto presto.
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Giordania
Nuova Zelanda